Verona: una strada fuori porta, deserta, una serata gelida del 7 febbraio scorso, un’indirizzo non facile da trovare, e, finalmente una scaletta sotto un porticato. Siamo arrivati, dove? All’ Unione Italiana Ciechi, sede di Verona. All’interno, una manciata di persone, mai incontrate prima, giovani e meno giovani che tentano un approccio imbarazzato,ma gentile , rispettoso, magari un po’ sospettoso con i nostri Maestri e Consiglieri Onav: sarebbero diventati i nostr i futuri Amici con la A maiuscola, come li avrei salutati e definiti alla fine del Corso Speciale Assaggiatori Vino Onav, per Ciechi e Sordi di Verona.
L’avevamo voluto noi questo Corso Speciale Assaggiatori Onav per Ciechi e Sordi, io più di tutti, con la testardaggine del volersi aprire ai “diversi”, con la determinazione a non lasciarsi prendere dallo sconforto, con il coraggio della sfida che ti sorregge sempre quando ti volgi agli”altri. E con me, il Delegato di Verona, Francesco Galeone e quello di Brescia, Fabio Finazzi, “strumenti” insostituibili di questa battaglia, senza armi, anzi con il fioretto spuntato, quello delll ‘ideale da raggiungere, a tutti i costi.
L’abbiamo raggiunto questo ideale, travolgendo nell’entusiasmo i Docenti, Francesco Galeone, Antonio Monaco, Camilla Braghetta, Giorgia Orlandi. Enzo Corazzina, Giuseppe Meglioli, l’interprete eccezionale del linguaggio dei segni, Ornella Piazza, gli Onavisti già consolidati di Verona, tutti quelli che ci incontravano su questo insolito cammino e che si inventavano cosa fare per collaborare con gli altri e per essere più facilmente capibili da questi allievi speciali.
E come ci sono riusciti!…martedi’ 7 maggio, la scaletta ormai familiare ci accoglie con un chiacchiericcio carico di risate scherzose, battute di spirito, racconti delle paure prima degli esami, applausi ed abbracci nel riconoscere le nostre voci come ormai familiari! Eccoli, gli Amici con la A maiuscola, coloro che non vedono e non sentono nel senso classico della parola , ma che vedono e sentono meglio di noi, non con occhi ed orecchie, ma con la verità della mente e l’anima del cuore, trasformando in opportunità la svolta drammatica e negativa del destino.
Li saluto con la metafora su “Il valore delle differenze” che in questa serata si mostrano nella loro complementarietà, su vedere e sentire cosi’ diverso dal non vedere e dal non sentire, ma così ricco di profondità culturali ed umane dall’aver ricevuto, noi dell’Onav, più di ciò che abbiamo dato loro. Si brinda, con liberata sempliciità ed allegria, con promesse di continuare ad incontrarci, loro e noi , ruotando sempre attorno al catalizzatore, il Vino, la sua Storia e la sua realtà attuale.
A Brescia, si sta completando lo stesso corso, ci troveremo in Giugno per festeggiare . più solidi ed agguerriti di prima!,
Usciamo , noi dell’Onav, nella notte tiepida di maggio, sentendoci leggeri e sereni, ci sembra di camminare ad un metro da terra. Le stelle brillano palpitando nel cielo della notte veronese, sono gli occhi dei nostri ”nuovi Amici”, mentre la luna, sorniona, ci sorride ammiccando.
Pia Donata Berlucchi
Vicepresidente nazionale Onav
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