Una serata in cui siamo andati a conoscere alcuni areali di produzione dell’Australia con la collaborazione di Eugenio Bigliocca, fondatore di Cave du Roi,azienda di Biella che seleziona ed importa etichette di piccoli produttori stranieri non presenti nella GDO ed Elena Carta, sommelier, responsabile della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi.
La viticoltura in Australia si è concentrata nelle zone costiere temperate, soprattutto nel sud e nel sudovest; una superficie vitata di circa 160mila ettari, una sessantina di regioni viticole; 27 denominazioni, la più conosciuta Barossa, il paese è il sesto produttore di vino al mondo. Prima zona è Adelaide Hills. Le colline di Adelaide sono una delle più grandi regioni vinicole dell’Australia e tra le più diverse in termini di clima, topografia e suolo con una miscela di argille sabbiose, ma anche terreni combinati con scisto e pietra arenaria.
In assaggio: Sauvignon blanc 2016 Cape Barren. Il nome dell’azienda è ispirato da una razza di oche orignarie dell’Australia, tra le più rare al mondo, di cui si è temuta l’estinzione. Gli uccelli prendono il nome dall’isola di Cape Barren, dove furono avvistati per la prima volta secoli fa. Piccola produzione di 1300 bottiglie. Un vino fresco con sentori di pompelmo, ananas, e succo di lime. Molto elegante.
Pinot noir Riposte The Sabre 2014 clone di Borgogna di un giovane produttore. Colore evoluto, spinta aromatica interessante, qualche nota di cassis, piccoli frutti rossi e cioccolato. Insolito molto piacevole. Equilibrato, perfetto.
Seconda zona più a nord di Adelaide nella Clare Valley, culla del Riesling australiano. Al confine con la zona desertica, terreno calcareo con cenni di ardesia.
Watervale Riesling Kaesler 2016 bottiglia renana per marcare legame con la loro terra d’origine. Interessante con una buona dose di minerali, agrumi esotici e acidità naturale croccante.
Terza zona la Mclaren bay a sud di Adelaide con clima mediterraneo. 40 tipologie di terreni in una zona relativamente piccola.
Gsm Cape Barren 2013 acronimo per Grenache, Shiraz and Mourvedre. Una bella freschezza, in equilibrio con tannini poco abrasivi. Lunga sosta in legno (18 mesi). Note terrose, marcato tabacco con sbuffi di goudron. Stile internazionale. Opulento, una pai pronunciata.
Quarta zona Langhorne Creek poco conosciuta, fino a una ventina di anni fa si produceva poco vino. Si trova nell’Australia meridionale, a circa 50 minuti di auto dalla città di Adelaide dalle sponde del lago Alexandrina, sulle sue frange meridionali, verso la città di Langhorne Creek a nord. Cabernet Sauvignon e Shiraz costituiscono circa il 70% della superficie totale del vigneto. Si tratta di un’antica pianura alluvionale creata dai fiumi Angas e Bremer, clima temperato con temperature moderate durante la stagione di crescita assistito dalle fresche brezze del lago e dai venti meridionali che soffiano dall’Oceano.
Cabernet Sauvignon n. 6 Brothers in Arms 2012 (il nome commerciale fa riferimento alla sesta generazione del produttore). 6500 bottiglie. Riconoscibile al naso, erbaceo non è aggressivo. Rese molto basse, 18 mesi di legno francese. Bottiglia importante anche a livello di prezzo. Non presenta segni di cedimento, i tannini sono ancora abrasivi. Buon sviluppo di alcol.
Ultima zona Barrossa valley, una regione vinicola estremamente importante associata ai potenti vini rossi della varietà Shiraz. Una regione prestigiosa e di fama internazionale, non solo ospita alcuni dei vigneti e delle cantine più antiche d’Australia, ma produce alcuni dei suoi marchi più riconoscibili e ricercati. La regione si trova nella valle creata dal fiume North Para, dominata da fondovalle e colline ondulate, che a volte raggiungono altitudini dove è possibile coltivare uve bianche senza comprometterne il carattere. I vini basati su Shiraz hanno ricevuto il maggior successo a livello locale e internazionale.
Piping Shrike Shiraz Cimicky 2014 piccola azienda di origini cecoslovacche con produzioni rinomate. 32mila bottiglie prodotte. Affinamento in legno americano. Elegante, con tannini vellutati e morbidi. Sentori di pepe, spezie in genere ed anice.
Tutti i vini sono tappati con stelvin lux ed hanno caratteristiche tali che raccontano le peculiarità della zona di produzione.
Piera Genta
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