La Co.N.Vi, Consulta Nazionale del Vino Italiano ha tenuto una conferenza a Vinitaly dove il vino è stato raccontato nei diversi modi di vederlo da parte dei membri della Consulta. Il Presidente dell’Onav, nonché coordinatore del Co.N.Vi, Vito Intini, ha aperto i lavori evidenziando l’importanza della Consulta sviluppando un movimento che ha “coagulato 15 associazioni” con storie diverse. Ha ricordato che tra i componenti della Consulta ci sono non solo tutte le figure della filiera del vino dagli agronomi fino alla distribuzione, ma anche associazioni che sono da corollario al mondo del vino creando coltura e turismo.
Il secondo intervento di Carlo Pietrasanta Presidente dell’Associazione Movimento Turismo del Vino è stato incentrato su “Paesaggio e vino: il territorio liquido”, premesso che “il vino nasce dall’unico fondamento che ancora rimane: la terra” e “anche se liquido è solido perché i profumi, sapori, colori e caratteri sono elementi solidi”, ha avvalorato quanto detto con la lettura di due brani di Mario Soldati e di Gianni Brera e una poesia di Cesare Pavese. L’importanza di buone pratiche in vigneto è stata illustrata da Rosanna Zari di CONAF, una scelta imposta anche da una serie di normative e regolamenti (PAN) sui limiti e sui tempi di sicurezza relativi all’uso dei fitofarmaci. Questa riduzione è stata portata all’attenzione dei presenti attraverso la declinazione di tabelle ricche di dati statistici.
Giusy Mainardi, OICCE, ha fatto un interessante excursus sul rapporto tra donne e vino. Nei secoli il consumo ma anche l’attività nel settore enologico è stata sempre anche una prerogativa delle donne. Oggi sono aperti nuovi orizzonti dove le donne sono coinvolte in tutte le categorie della filiera vitivinicola. L’importanza della comunicazione e della divulgazione alla consumatore è stata ribadita da Andrea Terraneo di Vinarius (associazione enotecari). Giuseppe Vaccarini ha posto l’attenzione su un altra figura della filiera del vino che è quella del Sommelier: non è più come nel passato un semplice “mescitore” ma un “manager” che gestisce non solo il rapporto con il cliente ma anche della cantina in tutti i suoi aspetti.
Il Sommelier è stato definito nel 2014 dall’OIV: “Professionista del settore vitivinicolo e della ristorazione, enoteche o altri attori della distribuzione che raccomandano e servono bevande a livello professionale”. Di conseguenza oggi il Sommelier ha nuovi sbocchi professionali (grade distribuzione, consulenza, ecc). Ha posto infine l’attenzione sul riconoscimento della figura professione del Sommelier, oggi riconosciuta solo in Francia. Giorgio Pennazzato, FISAR, ha sviluppato il tema musica e vino che è stato ben espresso dal titolo del suo intervento “Dalla Cytara greca ai Cold Play”, un dotto e appassionato viaggio del connubio della musica con il vino attraverso i secoli. Ha concluso il Convegno Roberto Gaudio, Cervim, che ha spiegato quali sono le prerogative perché un vigneto possa essere considerato “eroico” (pendenza dei terreni superiore a 30%, altitudine superiore ai 500 metri s.l.m., sistemi viticoli su terrazze e gradoni, viticoltura delle piccole isole).
Dal nostro inviato Ezio Alini
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